Il Corso
DESCRIZIONE
Il corso si focalizza sulla preparazione dell'allievo attore per la prova finale, una messa in scena da farsi a porte aperte. Nella prima parte del corso lavora sulla concentrazione come modo di rendere al meglio il personaggio, ma anche sulla capacità di estendere lo sguardo al di là del proprio ruolo, del proprio spazio; l'attore deve imparare a stare nel suo mondo e al tempo stesso a non perdere contatto con tutto il resto che lo circonda: studiare i cori offre modo di lavorare in questa direzione. Nella seconda fase del percorso di formazione l'allievo è chiamato a lavorare sulla costruzione di un personaggio assegnato con consequenzialità logica ed emotiva e a renderlo efficace, credibile.
Il lavoro si concentra sulle relazioni tra i personaggi, sull' applicazione di quanto imparato nel primo anno in merito all'ascolto di sè e degli altri personaggi, sull' acquisire peso e presenza scenica. Nell'ultima parte dell'anno l'allievo è impegnato a sentire lo spettacolo nella sua interezza, ad agire per il bene del tutto e di tutti, quindi a rispettare gli spazi e i tempi, senza venir meno alla mission che ogni attore ha di incarnare al meglio il proprio ruolo.
ORGANIZZAZIONE
Il corso si svolge sempre in presenza, con esercizi pratici di concentrazione, costruzione del personaggio, analisi del testo e recitazione.
OBIETTIVI
Per sostenere la tragedia è necessario che l'allievo acquisisca fiducia nelle proprie capacità tecniche ed espressive e per fare questo deve imparare l'importanza della costanza nello studio e dell'applicazione quotidiana alla tecnica.
MODULO 1_Ossevazione, trasposizione e trasfigurazione
Periodo indicativo: Novembre
Costruzione del personaggio partendo dall’osservazione diretta di persone in determinati luoghi
per poi creare improvvisazioni in cui agire, studiare e sviluppare i personaggi.
Luoghi di osservazione: stazione, sala d’attesa/ospedale, discoteca/festa, funzioni.
Lavoro sulla trasformazione del corpo e della voce.
Lavoro sulla gamma: grado di trasposizione, intensità e caratterizzazione del personaggio secondo
lo stile (commedia, tragedia, dramma)
Obiettivo:
sviluppare la capacità di osservazione.
togliere la finzione nella trasformazione.
MODULO 2_creatività: ZOOMORFISMO
Periodo indicativo: Dicembre
Costruzione del personaggio partendo dall’osservazione e lo studio di un animale.
Lo zoomorfismo lascia tracce nel corpo e nella voce del personaggio appartenenti all’animale
studiato (il movimento della testa o di un braccio, un tic, il modo di guardare).
Testo di riferimento in cui far agire i personaggi: Delitti esemplari.
Obiettivo: tracciare personaggi complessi, sia fisicamente che vocalmente, al limite del grottesco e
della caratterizzazione per mantenere una verità di trasformazione.
MODULO 3.1_DIALOGO
Periodo indicativo: Gennaio/Febbraio
Studio del dialogo. Studio del personaggio partendo dal testo.
Analisi del testo:
lettura a tavolino
ricerca e individuazione delle circostanze
ricerca e individuazione delle dinamiche della scena
differenza tra azione scenica e azione drammatica
Analisi del personaggio:
ricerca delle informazioni che il testo offre del personaggio
interpretazione: individuare tutte quelle informazioni che mancano e quindi dove la creatività
dell’attore può agire
sottotesto, intenzioni e immagini
Ricerca del personaggio:
costruzione interiore (dal pensiero all’emozione)
costruzione esteriore (dal vestito a come lo porta)
intervista al personaggio / lettera al sentimento
Improvvisazioni di ricerca:
improvvisazioni/studi: mettere in azione le dinamiche della scena e dinamiche tra i personaggi
improvvisazioni/studi: come le dinamiche di pensiero dei personaggi si trasformano in azione
Dialogo muto: improvvisazioni con oggetti, attrezzature o scenografie che attraverso la loro
manipolazione rivelano e rafforzano dinamiche e azioni oltre a quelle esplicitate dalla parola
(lavoro ponte al monologo)
Messa in scena:
dalla verità della ricerca alla verità delle messa in scena: lavorare sulla conservazione della
verità di sentimento, di intenzione e di azione nel momento del montaggio, della prova e della
messa in scena come ulteriore mezzo di ricerca.
Ipotesi di testi di riferimento da cui saranno estratti i dialoghi: Sogno di una notte di mezza estate,
William Shakespeare; Amleto, William Shakespeare; Atti unici di Tennessee Williams; La
commedia dell’amore Jack and Jell, Jane Martin
*Il materiale sarà scelto e proposto a seconda della composizione della classe e delle necessità di
ognuno
MODULO 3.2_MONOLOGO
Periodo indicativo: Marzo/Aprile
Studio del monologo
soliloquio, monologo a pubblico o battuta lunga: studio dei diversi tipi di monologo
Analisi del testo:
lettura a tavolino
ricerca delle circostanze
ricerca delle dinamiche della scena
Analisi del personaggio:
ricerca delle informazioni che il testo offre riguardo al personaggio
interpretazione: individuare tutte quelle informazioni che mancano e quindi dove la creatività
dell’attore può agire
sottotesto, intenzioni e immagini
Ricerca del personaggio:
costruzione interiore (dal pensiero all’emozione)
costruzione esteriore (dal vestito a come lo porta)
intervista al personaggio / lettera al sentimanto
Improvvisazioni di ricerca:
improvvisazioni/studi: mettere in azione le dinamiche della scena e dinamiche tra i personaggi
improvvisazioni/studi: come le dinamiche di pensiero dei personaggi si trasformano in azione
Messa in scena:
dalla verità della ricerca alla verità delle messa in scena: lavorare sulla conservazione della
verità di sentimento, di intenzione e di azione nel momento del montaggio, della prova e della
messa in scena come ulteriore mezzo di ricerca.
Ipotesi di autori di riferimento da cui saranno tratti i monogloghi: William Shakespeare, Jean-Luc
Lagarce, Anton Cechov, Pirandello
*Il materiale sarà scelto e proposto a seconda della composizione della classe e delle necessità di
ognuno
Obiettivi dei moduli 3:
indipendenza nell’analisi del testo e nella ricerca delle informazioni necessarie al lavoro
dell’attore.
Verità di sentimento, di relazione e di parola. Connessione tra corpo e parola.
Stimolare la ricerca di punti di aderenza dell’attore con il personaggio attraverso similitudini o
analogismi.
MODULO 4_Narrazione
Periodo indicativo: Aprile/Maggio
Lavoro su testi di Narrazione
Lavoro sul coro: dal singolo alla pluralità come unico corpo scenico.
Ipotesi di testo di riferimento: Novecento/Lager/La fattoria degli animali
*Il materiale sarà scelto a seconda delle esigenze della classe e le vostre. Questi alcuni testi che io
propongo per questo tipo di lavoro.
Obbiettivi:
sviluppo dell’ascolto
sviluppo della sensibilità di entrare nella gamma del personaggi in rispetto della coralità
messa in pratica di tutte le tecniche sviluppate durante i moduli precedenti
Osservazioni generali:
Per alcuni moduli protrebbe essere organizzato un momento di restituzione, anche solo per gli
allievi delle altre classi, un momento di confronto con se stessi e con il pubblico.
Testi di riferimento: saranno scelti 6 monologhi (3 monologhi maschili e 3 monologhi femminili) di
riferimento per tipologia e stile che verranno distribuiti agli allievi a seconda delle loro
caratteristiche ed esigenze. Stessa metodologia per i dialoghi.
L'insegnante
Michele Pagliai